Ogni insegnante potrebbe essere d’accordo sul ritenere l’insegnamento un’attività molto stressante. Non è solo un’impressione personale. Numerosi studi concordano nel ritenere che quella degli insegnanti sia una delle categorie maggiormente colpita dallo stress, per il suo contatto diretto con un numero consistente di persone, per più ore al giorno, per più giorni e per cicli di più anni. All’insegnante è richiesta una grande capacità di mantenere focalizzata l’attenzione in mezzo a molti fattori di distrazione e, allo stesso tempo, di adattarsi rapidamente al cambiamento delle circostanze. Quando queste esigenze diventano eccessive comincia un processo di logoramento che può influire negativamente sull’efficacia professionale, sulla soddisfazione sul lavoro e sulla qualità della vita privata.
Anche il Decreto legislativo 81/2008 riconosce che il benessere psicofisico sul lavoro è un aspetto decisivo per la qualità dello svolgimento delle proprie mansioni, pertanto va protetto. Il profondo riposo procurato dalla tecnica di Meditazione Trascendentale può soddisfare questo bisogno, aiutando l’insegnante a ridurre lo stress, a salvaguardare la salute e il proprio benessere, a lavorare meglio e con più soddisfazione.
Una situazione di stress prolungata nel tempo può ridurre la capacità di adattamento e di comunicazione, creare fatica, ansia, insoddisfazione e il desiderio di cambiare lavoro, stimolare abitudini compulsive e può sfociare in una vera e propria malattia, il burnout, il logoramento psicofisico ed emotivo causato da eccesso di stress sul lavoro.
Un recente studio sul burnout psicologico conferma che la Meditazione Trascendentale può contrastare questa tendenza e influenzare molto positivamente l’esercizio della professione docente, perché aiuta a gestire l’ansia nell’importante compito di trasmissione del sapere, di valutazione oggettiva e di ruolo-guida in classe.
Insegnanti più sereni avranno alunni più sereni ed entrambi, insieme, creeranno un clima più adatto ai rapporti educativi.